Vi ricordate quando vi parlai di “Life is the heart of a rainbow” ?
(se la risposta è no, cliccate sul link che vi riporterà direttamente all’articolo a cui mi riferisco!)
Yayoi Kusama è una delle artiste oggi più conosciute e amate al mondo, decisamente uno dei volti più influenti dell’arte contemporanea e “Infinity“, documentario diretto da Heather Lenze in uscita il 4 marzo negli Stati Uniti ci racconterà la sua storia.
QUI potete trovare il trailer.
La strada per il successo è stata decisamete lunga e faticosa.
Yayoi Kusama è nata in Giappone nel 1929 a Matsumoto e, ultima di quattro figli, ha avuto un’infanzia difficile che ha influito sulla sua salute mentale.
Una volta cresciuta si è trasferita a New York ma anche lì si è trovata a dover lottare contro un mondo dell’arte sessista e razzista e ha dovuto fare i conti con la propria malattia mentale e le sue allucinazioni.
Nonostante siano proprio le sue visioni a trasformarsi arte, nel 1977 ha deciso di trasferirsi in maniera permanente e volontaria in un ospedale psichiatrico in Giappone.
“Io converto l’energia della vita nei punti dell’universo…”
Il documentario ci racconta della sua ascesa al successo in modo molto intimo, attraverso le sue parole e le interviste a direttori di musei, psicologi, galleristi, curatori, critici, collezionisti, amici e collaboratori.
Yayoi Kusama è stata in grado di superare ogni difficoltà e, oltre ad essere diventata una delle artiste donna più popolari al mondo, grazie alla sua parrucca rosso fuoco è stata anche una fashion icon ed ha firmato una capsule collection con Louis Vuitton nel 2012.
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